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Qualit? dell?aria: inquinamento indoor e ?Sindrome da edificio malsano?

La qualit? dell?aria interna ad un ambiente dipende da una grande variet? di fattori interconnessi tra loro. Il giudizio fornito dalle persone sulle condizioni ambientali presenti si riassume nel concetto di ?qualit? percepita dell?aria?, espressione di come ? avvertita l?aria sotto forma di odori, irritazione o altri effetti sensoriali.

In generale, l?aria deve risultare fresca, non viziata n? irritante, non dannosa per la salute, n? generare malesseri agli occupanti.

L?inquinamento indoor interessa principalmente l?aria dei luoghi confinati nei quali si svolgono attivit? umane, ossia quei contesti destinati alla permanenza, anche breve, ma ripetuta, di persone.

L?interesse da parte della comunit? scientifica ? nato, soprattutto, a seguito di una nuova problematica strettamente associabile al clima interno, che vede un gran numero di persone, impiegate in contesti non industriali, manifestare sintomatologie spesso associabili alle non confortevoli condizioni ambientali interne dell?edificio in cui opera.

Gli esperti dell?Organizzazione Mondiale della Sanit? (World Health Organization, WHO) hanno genericamente attribuito a tale complesso di malesseri il nome di ?Sindrome da Edificio Malato o Malsano?. In particolare, il termine indica un quadro sintomatologico che interessa persone che lavorano in ambienti moderni, ventilati artificialmente e dotati di condizionamento dell?aria. Tali malattie o situazioni di malessere generale sono spesso correlate alla permanenza negli ambienti di lavoro, indipendentemente dall?esposizione ad agenti nocivi specifici.

Le principali cause della cattiva qualit? dell?aria sono da attribuire a difetti della ventilazione/condizionamento o alla presenza di contaminanti chimici provenienti dall?ambiente esterno, da fonti interne, dai materiali di costruzione o arredi.

Interventi per migliorare la Qualit? dell?aria

La qualit? dell?aria di un ambiente pu? essere migliorata attuando una serie di controlli ed interventi sia sulle sorgenti inquinanti sia sulla ventilazione. Un?adeguata ventilazione (miscela di aria esterna purificata e aria interna), meccanica o naturale, permette di ottenere una ridistribuzione dell?aria e assicura la qualit? desiderata. La ventilazione pu? essere valutata mediante le misure di portata di aria di rinnovo introdotta nell?ambiente (espressa in mcubi/h), associando questa misura al numero delle persone presenti e al calcolo del numero dei ricambi orari (portata/volume dell?ambiente).

L?aria immessa dovr?, quindi, garantire:

-? il ?rifornimento? di ossigeno, continuamente consumato dagli occupanti;

-? la diluizione degli inquinanti presenti fino a livelli definiti (normative o linee guida);

-? il mantenimento delle condizioni di comfort microclimatico.

Gli inquinanti presenti nell?aria degli ambienti interni sono, quindi, in parte quelli immessi mediante l?aria esterna ed in parte quelli prodotti dagli occupanti (bioeffluenti) e dalle attivit? effettuate nell?ambiente considerato.

Di seguito, riportiamo una tabella contenente alcuni esempi di inquinanti indoor, associati a diverse sorgenti:

Qualit? dell'aria

Normativa di riferimento

L?Italia non dispone ancora di una normativa organica e specifica per il controllo della qualit? dell?aria negli ambienti di vita chiusi, ma a seguito di un accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome sono state emanate delle ?Linee guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati? (Accordo 21-set-2001). Un aggiornamento delle Linee Guida ? il documento ?Microclima, aerazione e illuminazione nei luoghi di lavoro ? giugno 2006? del Coordinamento Tecnico delle Regioni e delle Province Autonome con la collaborazione dell?ISPESL. In tale documento sono riportate le indicazioni tecniche sugli impianti di aerazione e condizionamento, che possono essere utilizzate dai progettisti e da chi si occupa della manutenzione degli impianti.

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Valutazione della qualit? dell?aria

Per poter valutare le condizioni ambientali presenti in un luogo di lavoro, e dare quindi un giudizio, la Eco Consult ? in grado misurare una serie di parametri fisici, chimici e biologici.

In primo luogo, occorre effettuare una campagna di rilevazioni microclimatiche e di misurazioni delle portate di immissione al fine di valutare il grado di comfort degli ambienti.

A ci? si affiancano una serie di misurazioni ambientali volte a definire i livelli di anidride carbonica [CO2], di monossido di carbonio [CO], di ozono [O3] e di composti organici volatili [VOC] per definire il livello di inquinanti volatili.

Inoltre, sono previste delle misurazioni ambientali per valutare la presenza di microrganismi aerodispersi [carica mesofila e micotica]. Sugli impianti di umidificazione dell?aria si procede alla ricerca specifica di agenti potenzialmente patogeni, come la Legionella spp.

Eco-Consult alla tavola rotonda "La cura della persona e dell'ambiente di lavoro"